Le nostre giornate sono un susseguirsi frenetico e incessante di cose da fare, azioni da portare a termine, telefonate, messaggi, e chi più ne ha più ne metta… Anche il tempo libero e le attività che dovrebbero essere rivolte al nostro rilassamento sono programmate, incastrate l’una nell’altra, in modo che non ci sia neppure un momento di tempo realmente vuoto, da dedicare alla riflessione.
Sembra proprio che lo stile di vita moderno che tutti adottiamo non sia fatto per stare soli con noi stessi e non ci conceda il giusto tempo per fermarci e pensare.
Questa assenza di momenti di (auto)riflessione ha, ovviamente, delle conseguenze dannose sulla nostra mente e, in generale, sul nostro stile di vita. Il nostro cervello è sempre affaticato, sotto pressione, e non ha mai la possibilità di fermarsi per riposare e ricaricarsi.
Ciò comporta un declino più rapido di questo muscolo con evidenti difficoltà di concentrazione, perdite di memoria, stanchezza, depressione e, in ultima analisi, un aumentato rischio di insorgenza di demenza e altre malattie neurodegenerative – come dimostrato da uno studio condotto qualche anno fa.
È necessario rallentare, e talvolta fermarsi, per preservare la salute del nostro cervello, ma anche per godere di una qualità della vita migliore sotto tutti i punti di vista.
Imparare a non pensare
Sarebbe molto bello se il cervello avesse un interruttore con cui poterlo “spegnere” per permetterci di riposare sereni, ma non è così facile: anche durante il nostro tempo libero o mentre dormiamo, il cervello continua a lavorare in background e ad affaticarsi.
Per fare in modo che il nostro riposo sia veramente efficace, dobbiamo insegnare al nostro cervello a smettere di pensare.
Innanzitutto, possiamo provare a praticare la meditazione: numerosi studi hanno dimostrato che bastano pochi minuti al giorno di questa pratica per ottenere grandi benefici per il corpo e per la mente.
Meditare significa innanzitutto svuotare la mente da pensieri e preoccupazioni, concentrandosi solo sulle sensazioni presenti. All’inizio può sembrarci impossibile da praticare, poiché saremo sempre “disturbati” dai nostri pensieri, ma con un po’ di allenamento impareremo a godere di questo silenzio interiore e ad apprezzarne i benefici.
Un’altra pratica che ci permette di “svuotare la mente” e allontanarci dai pensieri è quella del journaling: tenere un diario delle attività svolte quotidianamente, annotare preoccupazioni e cose che ci angosciano, o anche solo mettere nero su bianco pensieri e pulsioni può aiutare moltissimo a essere più concentrati e focalizzati.
Un ultimo consiglio che possiamo suggerirvi per liberare la mente è quello di praticare un periodo di digital detox, ovvero di allontanarvi da dispositivi elettronici e social media per un po’, ripetendo magari questa pratica di tanto in tanto.
Se vogliamo davvero tornare in contatto con noi stessi, dobbiamo abbracciare la noia e imparare a convivere con essa, poiché sono proprio i momenti di noia quelli che ci insegnano davvero a staccare la spina.