Introduzione alla nuova normativa
Una nuova legge in Russia ha scatenato un acceso dibattito per l’introduzione di un sistema di sorveglianza digitale obbligatorio per gli stranieri che risiedono nella regione di Mosca. Secondo Vyacheslav Volodin, presidente della Duma di Stato, questa normativa punta a ridurre violazioni e crimini legati alla migrazione, sfruttando tecnologie moderne per rafforzare il controllo sui cittadini stranieri.

Il sistema di monitoraggio
La legge prevede che i cittadini stranieri installino un’applicazione di monitoraggio sui loro dispositivi mobili. Questo sistema raccoglierà dati sensibili, come residenza, impronte digitali, immagini per il riconoscimento facciale e geolocalizzazione costante. Inoltre, i migranti dovranno comunicare ogni cambio di domicilio entro tre giorni lavorativi, pena l’inserimento in un registro speciale e l’espulsione dal territorio russo.
Critiche e preoccupazioni
Questa iniziativa ha sollevato forti critiche, soprattutto per le implicazioni sulla privacy. L’organizzazione Roskomsvoboda ha denunciato i rischi per la riservatezza dei dati personali. Anche le comunità straniere e figure legali, come l’avvocata Anna Minushkina, hanno messo in dubbio l’efficacia e la praticabilità di questa misura. Inoltre, la nuova app di tracciamento presenta problematiche operative, come le procedure per la gestione in caso di furto di smartphone. Questo provvedimento evidenzia una crescente tendenza globale verso l’uso di tecnologie digitali per il controllo delle migrazioni, sollevando interrogativi significativi su come bilanciare sicurezza e tutela dei diritti individuali.