Un’iniziativa urgente
“Non possiamo più aspettare”: con queste parole, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato una proposta di legge che vieterebbe l’accesso ai social media ai minori di 15 anni, a meno che l’Unione Europea non intervenga. Questa misura, ambiziosa e necessaria, segna un punto di svolta per la tutela dei giovani nell’era digitale.

Contesto della proposta
Il piano di Macron è stato introdotto in un clima drammatico. Il giorno dell’annuncio, una tragica aggressione ha visto un ragazzo di 14 anni colpire a morte un’assistente scolastica in una scuola di Nogent. Questo evento ha messo in evidenza l’urgenza di intervenire per garantire la sicurezza dei giovani, sia online che offline. La proposta si basa sulle raccomandazioni della Commissione Schermi, un ente di esperti che ha analizzato gli effetti nocivi dei media digitali sui minori.
Implicazioni della regolamentazione
La proposta di legge di Macron non si limita al divieto d’uso, ma introduce anche un obbligo di verifica dell’età per l’acquisto online di articoli pericolosi. La questione della regolamentazione digitale, quindi, viene trattata non solo come una misura preventiva contro la violenza, ma anche come una necessità per arginare l’abuso delle piattaforme social. Questa iniziativa ha già sollevato opinioni contrastanti tra i genitori e gli esperti di diritti digitali, evidenziando la complessità delle conseguenze sull’identità e la privacy dei giovani utenti.