Megalopolis: Un Film di Francis Ford Coppola
Megalopolis rappresenta l’ultima fatica di Francis Ford Coppola, presentato alla Festa del Cinema di Roma. La pellicola esplora una visione futuristica che si erge dalle macerie di New York, dove l’architetto Cesar Catalina (Adam Driver) ha scoperto un materiale rivoluzionario, il mégalon, vincendo il premio Nobel. Questo elemento consente la costruzione di New Rome, una città ideale improntata sull’utopia sostenibile, rinnovando così una realtà schiacciata da interessi corrotti.
I Temi Centrali del Film
Al centro della narrazione si trova la dicotomia tra due visioni del mondo: quella di Cesar, che sogna una riforma radicale dell’America, e Frank Cicero (Giancarlo Esposito), sindaco di New Rome e simbolo della corruzione conservatrice. Il film si apre a una serie di riflessioni filosofiche sulla crisi dell’impero romano, diventando la perfetta metafora delle tensioni contemporanee. La celebre frase: “è quando la gente smette di credere, che l’impero comincia a crollare”, sintetizza la drammaticità della situazione attuale.
La Visione di Coppola: Genio o Sfacelo?
Megalopolis si presenta come un’opera monumentale, 120 milioni di dollari investiti dal regista stesso per un film che sfida le convenzioni. Il risultato è un’opera che provoca sentimenti contrastanti, oscillando tra la genialità e il disastro. Coppola, con il suo spirito rivoluzionario, ci invita a considerare il cinema come qualcosa di più grande della vita stessa. Se da un lato la pellicola presenta il suo lato brutto e disfacente, dall’altro ci offre spunti di riflessione potenti sulla società e sulla cultura attuali, costringendoci a confrontarci con le nostre realtà.