Chiara Ferragni e l’Acquisizione di Fenice
Chiara Ferragni ha recentemente acquisito il 99,8% delle quote della società Fenice, segnando un passo significativo nella sua carriera imprenditoriale. Con un investimento di 6,39 milioni di euro, la celebre influencer si propone di gestire il suo brand in modo autonomo. Tuttavia, dietro questa azione entusiasta si nascondo complessi retroscena e sfide significative.

Le Controversie con i Soci
Il nuovo controllo di Ferragni non è esente da tensioni. Paolo Barletta, ex socio che deteneva il 40% di Fenice, ha abbandonato la nave, mentre Pasquale Morgese ha ridotto la sua partecipazione a una simbolica quota dello 0,2%. Durante una recente assemblea, Morgese ha opposto resistenza a un aumento di capitale proposto, il che potrebbe innescare potenziali conflitti legali tra stakeholders.
I Rischi Legali e il Futuro di Ferragni
La situazione si complica ulteriormente con la prospettiva di un processo a Milano, in cui Ferragni è accusata di “truffa continuata e aggravata”. Questa vicenda legale potrebbe avere ripercussioni durature sul suo brand e sulla società Fenice. Nonostante la nomina di un manager esperto, il cammino che attende Ferragni per rilanciare il suo marchio appare tortuoso. Con un fatturato che è crollato da 14 milioni nel 2022 a soli 2 milioni nel 2024, la strategia di rilancio dovrà affrontare non solo la concorrenza, ma anche una crescente attenzione legale.